Livelli di Inquadramento
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A: Colf senza esperienza
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AS: Dama di Compagnia
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B: Colf con Esperienza
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BS: Babysitter / Badante per persona autosufficiente
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C: Cuoco
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CS: Badante per persona non autosufficiente
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D: Maggiordomo
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DS: Infermiere, OSS
Il lavoro domestico ha molteplici campi di azione spiegati nel dettaglio nei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro Domestico; ad oggi ne esistono due versioni e qui riassumeremo le regole elencate in quello più usato.
È importante, quando si assume un lavoratore, definire di cosa esattamente dovrà occuparsi e quali saranno le sue mansioni in casa.
Le aree di lavoro indicate nel CCNL infatti sono due:
- Area di cura della persona: Baby Sitter
- Area di cura della casa: Colf
Mentre la Baby Sitter può occuparsi della sola cura della persona e la colf dovrà occuparsi della sola gestione della casa, una badante invece potrà occuparsi sia della casa che della persona che assiste e il suo lavoro andrà inquadrato contrattualmente in base ai livelli della tabella indicata su questa pagina.
Tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro inquadramento, possono essere suddivisi in
- Lavoratori Conviventi (che possono lavorare per un massimo di 54h alla settimana)
- Lavoratori NON Conviventi (che possono lavorare al massimo 40h alla settimana)
e il loro contratto può essere a tempo determinato (se si conosce dal principio la data di inizio e di fine del rapporto) oppure a tempo indeterminato (che ha bisogno di almeno 8 giorni di preavviso per essere chiuso)
Riposi, Permessi e Malattie
Come comportarsi
RIPOSO SETTIMANALE
Badanti, colf e babysitter in regime di Convivenza, hanno diritto a 36 ore libere alla settimana, cioè l’intera giornata della domenica e una mezza giornata (12 ore) godute in un giorno qualsiasi da stabilirsi, da sommarsi a 2 ore di riposo giornaliere che, per convenzione, verranno effettuate nelle ore pomeridiane.
Il riposo settimanale domenicale è irrinunciabile, si può però sostituire con un altra giornata se la fede religiosa del lavoratore prevede la solennizzazione di un giorno diverso.
I lavoratori NON conviventi hanno diritto al solo riposo domenicale.
PERMESSI
I lavoratori hanno diritto a permessi retribuiti nelle quantità elencate di seguito:
Decesso di familiari: 3 giorni lavorativi se conviventi o parenti entro il 2° grado,
Visite Mediche: 16 ore annue per i lavoratori conviventi e 12 ore annue per i non conviventi.
Congedo Matrimoniale: 15 giorni di calendario
Nascita di un figlio: 2 giorni andranno retribuiti al padre.
in tutti gli altri casi e quando i giorni di ferie maturati non siano sufficienti a giustificare un’assenza, dovrà essere usato un permesso NON retribuito.
MALATTIA
Per i lavoratori conviventi è necessario presentare un certificato medico solo nel caso la malattia insorga in un periodo di ferie o di non presenza al lavoro.
– Se il contratto è attivo da meno di 6 mesi, il lavoratore ha diritto fino a 8 giorni retribuiti
– Se il contratto è attivo da più di 6 mesi ma meno di 2 anni, avrà diritto fino a 10 giorni retribuiti
– Se il contratto è attivo da più di 2 anni, avrà diritto fino ad un massimo di 15 giorni retribuiti.
In ogni caso, fino al terzo giorno la retribuzione è al 50%, dal quarto giorno di malattia in poi avranno diritto al 100% della paga giornaliera.
FERIE
Per ogni anno di servizio, il lavoratore ha diritto ad un periodo di ferie di circa 26 giorni lavorativi.
Il diritto al godimento delle ferie è irrinunciabile per un periodo minimo di 4 settimane per ogni anno lavorato e non può essere sostituito da un adeguato pagamento se non nel caso il contratto di lavoro finisca; in quel caso le ferie maturate andranno retribuite.
Le ferie non possono essere godute durante il periodo di preavviso e di licenziamento, nè durante il periodo di malattia ed infortunio.
Durante le ferie, il lavoratore domestico continuerà a maturare contributi.
VITTO E ALLOGGIO
Il datore di lavoro deve fornire al lavoratore domestico un alloggio idoneo a salvaguardarne la sua riservatezza e dignità oltre che un’alimentazione sana e sufficiente.
I lavoratori conviventi dovranno ricevere un compenso sostitutivo del vitto ed alloggio nel periodo di ferie in cui non riescono a goderne in natura.
Solo nel caso delle ferie, verrà quindi compensato il vitto e l’alloggio con una indennità giornaliera di circa 5,48€ che può subire delle fluttuazioni in base alla provincia di appartenenza.
La quota di vitto ed alloggio va inoltre ad incidere nel calcolo della tredicesima, del Trattamento di Fine Rapporto (TFR).
CHIUSURA DEL CONTRATTO
Per i lavoratori domestici non è necessario fornire una giusta causa per chiudere un contratto di lavoro, bisogna però rispettare il giusto preavviso prima di poter effettivamente cessare il rapporto di lavoro.
Nella tabella è schematizzato il sistema da seguire
Durata del rapporto di lavoro | Ore Lavorative | Preavviso |
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Se dura da meno di 2 anni | meno di 25 ore settimanali | 8 giorni |
Se dura da più di 2 anni | meno di 25 ore settimanali | 15 giorni |
Se dura da meno di 5 anni | più di 25 ore settimanali | 15 giorni |
Se dura da più di 5 anni | più di 25 ore settimanali | 30 giorni |
I giorni di preavviso sono sempre da considerarsi di calendario (comprensivi cioè di eventuali giorni non lavorativi), ma si interrompono in caso di ferie, malattia o infortunio del lavoratore.
Nel caso in cui sia il lavoratore a rassegnare le dimissioni dovrà in ogni caso dare un preavviso al datore di lavoro pari alla metà dei giorni riportati nella tabella precedente.
Un lavoratore dimissionario però perderà ogni diritto ad un eventuale indennità di disoccupazione (NASPI)